CoderDojo è un movimento no-profit che promuove l’apprendimento della programmazione a bambini e ragazzi. Nato con lo scopo di avvicinare i giovani all’informatica attraverso la realizzazione di incontri gratuiti, rende divertente e socializzante l’attività formativa e favorisce la risoluzione collaborativa dei problemi, aiutando così lo sviluppo della capacità di lavorare in gruppo.
Nel nome è ben racchiusa la filosofia del movimento: deriva dall’unione delle parole coder (“programmatore”) e dojo, la palestra giapponese in cui si praticano le arti marziali.
Costituitosi a Cork (Irlanda) nel 2011, il 31 maggio 2016 si è raggiunta “quota mille” (1000 dojo attivi in 63 diversi Paesi). E questa già entusiasmante diffusione è raddoppiata in poco più di due anni (1932 dojo attivi in 110 diversi Paesi al 30 ottobre 2018) ed è in continua crescita (2341 dojo attivi in 115 diversi Paesi al 31 dicembre 2021).
CoderDojo Foundation
1000 dojo attivi in 63 diversi Paesi (31 maggio 2016)
1932 dojo attivi in 110 diversi Paesi (30 ottobre 2018)
2341 dojo attivi in 115 diversi Paesi (31 dicembre 2021)
Il movimento è supportato dalla CoderDojo Foundation (inizialmente chiamata “Hello World Foundation”) che ne promuove lo sviluppo e fa da coordinamento alla rete dei dojo. Ogni nuovo dojo viene fondato da un champion sottoscrivendo uno statuto che comprende le basi etiche e gli aspetti cardine del movimento:
- mantenere la gratuità dei laboratori
- tutelare il benessere la sicurezza dei ragazzi
- condividere gratuitamente le conoscenze
- incoraggiare la collaborazione
- supportare i ragazzi nell’educazione al pensiero critico verso informatica e Internet
- stimolare la correttezza dei rapporti interpersonali sia nella Rete che al di fuori della Rete.
Il movimento promuove la realizzazione di ambienti di apprendimento destrutturati dove sono gli stessi partecipanti a scoprire come utilizzare le risorse a disposizione, affiancati da mentor che ricoprono il loro ruolo come “facilitatori” più che come docenti tradizionali. I mentori sono adulti e generalmente professionisti o comunque esperti nell’ambito delle materie d’interesse del dojo; con l’avanzamento del percorso, accade normalmente che nei continui rapporti di condivisione tra i partecipanti e reciproco aiuto emergano figure spiccatamente portate ad assistere gli altri: nei dojo successivi questi ragazzi diventano tutor in modo del tutto naturale e come tali vengono riconosciuti dal gruppo. In concreto, il metodo utilizzato nel dojo coincide con i principi del Creative Learning e delle 4P (projects, peers, play, passion) sviluppati dal Lifelong Kindergarten Group del MIT Media Lab di Boston.
Fatti salvi i principi espressi nello statuto sottoscritto dal champion, ogni dojo dispone di ampia libertà per organizzarsi in modo indipendente. L’unica regola esplicita è riassunta dal motto ufficiale “Above All, Be Cool: bullying, lying, wasting people's time and so on is uncool” (“Prima di tutto, sii in gamba; fare il bullo, mentire e far perdere tempo agli altri non è da persone in gamba”).
Il 26 maggio 2017 CoderDojo Foundation ha unito le forze con la Raspberry Pi Foundation per accelerare ulteriormente mission e vision a livello globale.